Avviata a livello nazionale dalla Piccola Industria di Confindustria ormai tredici anni fa, la Giornata vede protagonisti gli studenti e le piccole e medie imprese del nostro Paese.
Quest’anno, i protagonisti del PMI DAY organizzato da Confindustria Catanzaro sono stati gli studenti del Polo Tecnologico di Lamezia Terme accompagnati dai docenti. A dare loro il benvenuto il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Catanzaro, Francesco Cusimano, ed un referente esperto in Economia Circolare dell’azienda ospitante, la Ecosistem Srl, Paolo Giura.
In questa edizione, il focus è la bellezza del saper fare italiano, frutto delle competenze, dei valori e della cultura che inevitabilmente vengono trasmessi anche attraverso i beni e i servizi prodotti dalle nostre imprese. “La bellezza – ha dichiarato il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Catanzaro, Francesco Cusimano – è un tratto distintivo del nostro Paese, da nord a sud, l’Italia è il Bel Paese, ma questa bellezza nasce soprattutto dal rispetto per quello che ci circonda e che ci è stato tramandato. Ecco perché quest’anno la scelta è ricaduta su un’azienda che ha come core business la tutela dell’ambiente. Oltre all’obiettivo che ci poniamo ogni anno nell’organizzazione di questa giornata, – ha continuato Cusimano – cioè quello di rafforzare la percezione del ruolo sociale dell’impresa, mostrando la passione e le competenze che appartengono al mondo produttivo italiano e far percepire ai ragazzi i valori fondanti della cultura imprenditoriale, abbiamo avvertito la responsabilità di trasmettere loro il valore fondamentale della tutela dell’ambiente.
Con l’aiuto di Paolo Giura, infatti, i ragazzi hanno potuto visitare i reparti di lavorazione e comprendere come ogni gesto quotidiano può e deve essere improntato al rispetto per l’ambiente che ci circonda, nella consapevolezza che la bellezza sta anche nella capacità di innovare con creatività”. “Se c’è una cosa che può alimentare la bellezza nel nostro Paese – ha concluso il Presidente Cusimano – è la sinergia sempre più stretta, osmotica direi, tra il mondo dell’impresa e quello della scuola. Dobbiamo renderci conto che i due mondi non possono più essere rette parallele, destinate a non incontrarsi mai, ma devono, ad un certo punto, quasi confondersi. Solo così il nostro Bel Paese potrà continuare ad esportare la sua bellezza, declinata in tradizione, principi, in saper fare ma soprattutto saper essere”.
fonte Unindustria Calabria